Alto Adige — Sabato, 27 aprile 2013

Flashmob di chitarristi per la popolazione etiope

Raccolta di fondi destinata ad un ospedale «adottato» dai medici altoatesini. Pizzecco: «Questa è stata anche l’occasione per aprire le piazze alla musica»

di Gigi Bortoli

MERANO. Nasce da una reunion chitarristica casalinga e da un'iniziativa solidaristica dei fratelli Roland e Thomas Strozzega a favore dell'Etiopia e di Medici dell'Alto Adige per il terzo mondo, l’evento “Flashmob guitars for Ethiopia” di scena ieri a Merano. Un'idea ben riuscita che si è concretizzata nell'adesione di un folto gruppo di chitarristi, sia “stagionati” che giovanissimi, che con slancio hanno aderito all'iniziativa all'insegna del motto “Quando si sogna da soli, resta solo il sogno; se sono in tanti a sognare, il sogno si tramuta in realtà”. E al centro del sogno c'è l'ospedale missionario di Attat, nella regione rurale di Gurage, a sud-ovest di Addis Abeba. Con soli 65 letti è l'unica struttura ospedaliera di riferimento per un territorio con un milione di residenti. Questo ospedale è al centro dell'attenzione dei medici altoatesini per il terzo mondo.

«Iniziativa ben riuscita - afferma Toni Pizzecco, storico leader dei Westbound ma soprattutto medico da 12 anni impegnato nelle iniziative solidaristiche con i medici altoatesini attenti alle condizioni di vita estreme delle popolazioni terzomondiste - ma con quest'azione abbiamo anche voluto affermare che le nostre piazze dovrebbero tornare alla loro vera funzione. Anche luogo di divertimento gioioso e libero come abbiamo fatto, aprendo piazza Duomo, via Cassa di Risparmio e piazza delle Terme, ma in realtà siamo finiti dentro le Terme, musicisti di tutte le età spinti da un'idea di solidarietà. Tanti musicisti, tra l'altro, schiacciati e impediti a suonare dalla burocrazia. Ciò in una terra come la nostra in cui le scuole di musica sono una ricchezza rispetto ad altre realtà».

Da parte sua Thomas Strozzega, ideatore della manifestazione in cui ha coinvolto anche padre Aklilin*, gestore della scuola etiope, dopo varie iniziative d’altruismo, si è preso a cuore le problematiche legate alla sopravvivenza e allo sviluppo delle realtà africane cercando, anche con iniziative come “Guitars for Ethiopia”, di diffondere un senso di consapevolezza e solidarietà tra i cittadini. «Sabato prossimo - ci dice l'ideatore - ci sposteremo a Bolzano. Accettiamo le adesioni di chiunque imbracci una chitarra, per info 3356784380, e faremo ancora festa grande».

* il nome corretto è "Aklilu"

Per vedere la galleria di foto:

http://altoadige.gelocal.it/foto-e-video/2013/05/04/fotogalleria/chitarre-per-l-etiopia-flashmob-in-piazza-walther-1.6998104

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